top of page

Ogni cane ha bisogno dei suoi tempi: rispettiamo il ritmo individuale

  • Immagine del redattore: A Metà Strada
    A Metà Strada
  • 15 nov 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

In un mondo ideale un principio che dovrebbe essere fondamentale e compreso da tutti è che ogni cane è unico e, come tale, ha bisogno dei suoi tempi per crescere, apprendere e sviluppare quelle competenze che, nel tempo, lo rendano in grado di gestire le proprie emozioni al meglio. 

Anche se le strutture cerebrali e i processi emotivi sono simili tra tutti i cani, le differenze individuali possono influenzare notevolmente i tempi con cui ogni cane impara, si adatta e affronta nuove esperienze.

Proprio come gli esseri umani, i cani hanno personalità e caratteri diversi. Alcuni sono più curiosi e audaci, mentre altri sono più cauti e riservati. Queste differenze sono influenzate da una combinazione di fattori genetici, dalla quantità e qualità delle esperienze pregresse, dal tipo di legame di attaccamento instauratosi con la parte umana e, non ultimo per importanza, dal contesto ambientale.

Dal punto di vista neurologico, il cervello elabora gli stimoli in base alle esperienze passate e vissute. 

Se il cervello associa determinate situazioni a emozioni di paura o disagio, il cane potrebbe richiedere un periodo più lungo per abituarsi o superare queste o quelle situazioni. 

È abbastanza intuitivo immaginare che cani esposti a esperienze traumatiche o di stress cronico mostrino una maggiore attivazione generalizzata in risposta a stimoli nuovi, rallentando probabilmente i processi di apprendimento e adattamento.

Imparare a rispettare i tempi di ogni cane non significa solo evitare di forzare il processo educativo, ma anche riconoscere e valorizzare i suoi progressi anche quando sembrano piccoli ai nostri occhi.

Detto in altre parole, in un mondo che va sempre di fretta, rischiamo di essere miopi di fronte a piccoli miglioramenti nell'aspettativa di qualcosa di eclatante, tralasciando così quegli step che nella realtà sono l'essenza stessa del processo di crescita, apprendimento, adattamento.

Rispettare i tempi di ogni cane permette di elaborare meglio le nuove esperienze, riducendo l'attivazione di risposte emotive di paura o stress.

Quando diamo al cane il tempo di esplorare e adattarsi favoriamo la sua plasticità cerebrale, che è essenziale per l'apprendimento e la memorizzazione.

Noi esseri umani funzioniamo esattamente allo stesso modo, il processo è sicuramente più evidente ai nostri occhi nel bambino, ma anche nella persona adulta i meccanismi sono sovrapponibili.

La plasticità permette al cervello di elaborare nuove strategie di adattamento di fronte a situazioni nuove e inedite. 

Affrettare il processo è spesso controproducente quando si desidera una crescita stabile che duri nel tempo. 

Prestare attenzione ai segnali di stress o disagio del cane sono informazioni preziose  che dovremmo considerare sempre.

È evidente che non sia possibile evitare ai nostri cani ogni tipo di stressor, ma è altrettanto evidente, che dovremmo tenerne conto e ragionare di conseguenza sui tempi di esposizione a questi ultimi.

Last but not least, cerchiamo di evitare confronti tra il nostro cane e quello di altri, sarebbe un inutile dispendio di energie e pensiero essendo ogni individuo unico.

Ogni cane ha un proprio tempo, una storia personale e un modo unico di interpretare il mondo. 

Impariamo tutti a camminare a "passo di cane"

ametastrada educazione cinofila, relazione uomo cane, problemi comportamentali, cane , addestramento cane

 
 
 

1 Comment

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
Guest
Dec 05, 2024
Rated 5 out of 5 stars.
Like
bottom of page